Se doveste rendere dei luoghi della vostra comunità l’ambientazione di una storia, quali sarebbero?
Per noi ragazzi della 4 ITIA/A MED del Panetti-Pitagora, uno di questi luoghi è stato il Politecnico di Bari.
Durante questo anno scolastico, abbiamo partecipato al progetto Memoria è Futuro (MèF). Nella fase finale di questo progetto abbiamo realizzato delle “storie in passaggi narrativi”, passando per i luoghi che avevamo precedentemente mappato. Come detto in precedenza, uno dei luoghi ricorrenti in queste storie è stato il Politecnico di Bari.
Il Politecnico: spazio di comunità
Il Politecnico di Bari è un istituto di istruzione superiore che si distingue per la sua filosofia di creare uno spazio comunitario accessibile e protetto.
Composto da circa 800 docenti e 3000 studenti, è situato tra via re David e via Amendola fungendo da “città nella città”.
Offre una vasta gamma di servizi e opportunità per tutti, gestendo gli spazi comuni in maniera impeccabile, con una varietà di servizi, come bar, una mensa, una cappella e anche un Amazon Locker.
Lo spazio è aperto al pubblico dalle 7 del mattino a mezzanotte, ospitando anche associazioni studentesche con locali gestiti dagli studenti stessi per svolgere varie attività. Ci sono anche strutture sportive, come una palestra, campi da calcio e padel, che contribuiscono a creare un ambiente dinamico e coinvolgente.
Uno degli elementi distintivi del Politecnico è lo spazio centrale, concepito come punto d’incontro e completato con opere d’arte che arricchiscono l’esperienza degli studenti e dei visitatori.
In particolare una panchina è stata verniciata di rosso per contrastare la violenza contro le donne, evidenziando l’impegno sociale dell’istituzione. In definitiva il Politecnico di Bari rappresenta non solo un’istituzione accademica di eccellenza, ma anche un punto di riferimento per la comunità locale, offrendo spazi e risorse che promuovono l’inclusione, la partecipazione e lo sviluppo sociale.