Quartiere Madonnella

Noi, alunni della classe 3D, della Scuola secondaria di primo grado “Amedeo d’Aosta” oggi abbiamo il piacere di presentare la bellissima esperienza di cui siamo stati protagonisti grazie al progetto “Memoria è Futuro”.  Tutto è iniziato il 23 marzo 2023 quando in classe sono arrivate le professoresse Antonella Maragliulo e Elvira Maurogiovanni che hanno dato avvio al progetto e  ci hanno illustrato le attività che avremmo sperimentato. L’obiettivo è stato quello di provare a riflettere sul passato sul futuro della città per creare una mappa in cui individuare i luoghi importanti per la comunità. Successivamente ci hanno insegnato a osservare la realtà con “Occhio geografico”: insomma ad avere un approccio scientifico con senso critito, ma anche a saperlo unire con le emozioni e i sentimenti che quei luoghi suscitano. All’inizio abbiamo individuato dei termini e dedicato del tempo per rifletterci, poi ci è stato chiesto di descrivere “Un nostro luogo del cuore”. L’ascolto  di  alcune pagine scritte dall’autore Vito Maurogiovanni, come i testi sul  Lungomare  e su Corso Sonnino, ci hanno aiutato tanto. In meno di un mese ogni alunno della classe ha partecipato con entusiasmo al progetto, anche se in modo diverso: scattando foto, scrivendo poesie, esprimendo riflessioni.

Quest’anno, quando siamo tornati a scuola, le attività sono ricominciate e sin da subito abbiamo focalizzato l’attenzione sul quartiere Madonnella. Il nostro modo di lavorare è cambiato nel tempo, forse anche perché siamo diventati più grandi! Divisi in più gruppi, a ciascuno degli stessi è stato affidato  un luogo diverso del quartiere da indagare: Corso Sonnino , la chiesa di San Giuseppe , Piazza Diaz , Piazza Madonnella, il Lungomare, Via Dalmazia, il sottopassaggio Marconi. Dovevamo tracciare un percorso che avremmo poi sperimentato in prima persona. Finalmente il 9 novembre 2023 la classe , accompagnata dai docenti , ha avuto la possibilità di visitare il quartiere . La professoressa Maragliulo ci ha  spiegato in maniera precisa i dettagli dei luoghi e ci ha permesso di guardare con la giusta attenzione le strade e ciò che erano in grado di raccontare. Durante il percorso abbiamo osservato due edifici scolastici che hanno in comune il fatto di aver cambiato destinazione nel tempo. Il primo è l’Istituto “Marconi” che in passato era un macello ed ora è un Istituto superiore;  il secondo è la scuola elementare “Balilla” che un tempo era un ospedale. Le tracce della Storia sono emerse anche alzando lo sguardo e vedendo che sono ancora presenti i cavi dei tram. Un altro indizio storico sono state le cabine telefoniche e, guardando tutto ciò, ci è sembrato di rivivere in un batter d’occhio i giorni del passato. In seguito, percorrendo Corso Sonnino, abbiamo potuto ammirare i palazzi moderni, osservare la loro altezza e il fatto che raggiungono anche sette piani; a differenza dei palazzi antichi che si trovano verso l’interno e sono più bassi. Vito Maurogiovanni nel brano “Corso Sonnino” parla proprio di questo e di quanto a suo tempo vedesse in modo negativo la costruzione di palazzi così alti in città. Invece secondo noi fra le cose che si potrebbero cambiare sicuramente ci sono gli spazi verdi, per cui servirebbe aumentare il numero degli  alberi presenti, oltre che ampliare i luoghi dedicati a giovani e bambini. Anche l’ enorme caserma potrebbe essere valorizzata, ad esempio si potrebbe creare un museo. Camminando per via Dalmazia abbiamo notato le diverse botteghe e i negozi;  però anche l’alto numero di auto parcheggiate e i grandi garage sotterranei. Secondo noi i tre luoghi che non si può fare a meno di visitare nel quartiere sono rispettivamente: “Piazza San Giuseppe” per il suo stile neoromanico; “Piazza Madonnella” nel cuore del quartiere e  dove si può ammirare un quadro raffigurante la Madonna da cui la piazza prende appunto il nome;  “Piazza Diaz” da cui è possibile sentire il profumo del mare. Poi, fra i numerosi vicoli che portano al Lungomare, ne abbiamo notato uno con l’indicazione di un rifugio antibombardamento che recava il codice RAABEA30. Terminata l’esperienza, abbiamo percorso il  sottopassaggio davanti alla nostra scuola. Un posto molto affascinante poiché abbellito di recente da murales coloratissimi, raffiguranti la Rivoluzione industriale con uno spazio tutto dedicato all’astronomia.

Ci teniamo a ringraziare le due esperte e le nostre docenti che ci hanno accompagnato e ci hanno fatto riscoprire con occhi diversi una parte del quartiere della nostra scuola e della  nostra amata città.

Share the Post: